When I’m extracting implicit components, I look first for two conditions: arguments that are always used together in the class, and that have the same lifetime. That usually finds me the concept, then I have the harder task of finding a good name.Nel secondo post che cito all’inizio, Test Smell: Everything is mocked, si sfata un mito duro a morire: non si devono fare mock per tutte le classi che si incontrano. In particolare non e’ assolutamente necessario mockizzare value objects, e soprattutto “don’t mock third-party libraries!”. Piuttosto, un approccio migliore e’ quello di far emergere col TDD e i mock un sottile straterello di codice che faccia da adaptor verso le API esterne, e che fornisca al nostro dominio i servizi di cui ha bisogno. E poi testare questo thin layer con dei test di integrazione che garantiscano che ci si agganci correttamente alla libreria.
Ascoltare I Propri Test: Quando La Lunghezza Di Un Costruttore Ci Puo' Insegnare Tanto...
Ancora una volta i post su mockobjects.com mi ricordano che c’e’ molto da imparare dai propri test. E’ il caso di Test Smell: Bloated Constructor e Test Smell: Everything is mocked.
Se si usa il TDD, capita di finire per avere oggetti con un costruttore gigante, che prende una lista infinita di parametri, tipicamente i peers (ovvero i collaboratori) dell’oggetto. In tali casi fare i test, e soprattutto farli coi mock, e’ la morte. E in molti casi ce la si prende coi mock, rei di complicare i test.
Ma spesso la difficolta’ a testare un oggetto e’ sintomo di problemi di design sull’oggetto stesso… E riflettere su queste difficolta’ e riportarle sul codice sotto test ci consente di migliorarne il design. O, come dice Steve Freeman, being sensitive to complexity in the tests can help me clarify my designs.
In questo caso un costruttore lungo potrebbe indicare che magari ci sono oggetti che potrebbero essere raggruppati a formare un nuovo oggetto. Questo semplifica anche i test dell’oggetto da cui siamo partiti e consente di ridurre le sue responsabilita’, tutte cose buone e giuste.
Freeman usa due euristiche per l’estrazione di componenti: